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13 febbraio 2008

Ho deciso di fare campagna elettorale per il Pd

In questo momento per me è molto importante scrivere, chiarirmi, sforzando di comunicare agli altri il mio pensiero.
Ho deciso di fare campagna elettorale per il Pd.
Non mi coinvolge il progetto politico a sinistra. Non lo è e non lo può diventare (progetto politico) a ridosso di una campagna elettorale e soprattutto di una campagna elettorale come questa, nella quale Sinistra Arcobaleno, corre, sicura di non poter vincere.
È un processo partito dai vertici, dai simboli che non mi persuade, proprio per i vertici, proprio per i simboli e il loro significato.
Mi considero più a sinistra del Pd: non mi ritrovo nella visione dell’immigrazione come risorsa per il paese, la considero invece come una modalità del tutto legittima, e non nel significato legale del termine, di ovviare alle ingiustizie a cui gran parte dell’Umanità deve fare fronte, a causa di una disastrosa distribuzione delle ricchezze. Oppure ancora non mi ritrovo nella definizione di scuola pubblica integrata che leggo nella carta dei valori. Trovo che la difesa della scuola pubblica come luogo dell’inclusione, dell’integrazione, del confronto, sia fondamentale per garantire una benefica crescita della società nell’Italia di domani.
Mi piace la dimensione di Partito che si è data.
La decisione di correre “liberi” come dice Veltroni, è velleitaria, ma coinvolgente. Forse è l’unica mossa che cambia le carte in tavola di una sconfitta annunciata.
Le sue prime uscite convincenti.
Oggi sento il bisogno di battermi per riuscire a non riconsegnare il nostro paese a questa destra.
David Gentili