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21 giugno 2013

Gioco d'azzardo: sempre più urgente una nuova legge per tutelare la salute e difendersi dagli interessi mafiosi

La commissione odierna, cui ha partecipato Francesco De Donato, direttore regionale, unità monopoli dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha offerto ulteriori elementi di comprensione del fenomeno. Ora verrà redatto un documento quadro che verrà portato al voto in Consiglio Comunale entro la metà del mese di luglio, sfruttando anche i contributi già depositati da diverse forze politiche. Sarà un testo che vuole raccogliere il consenso di tutti i gruppi consiliari. Sempre più nitidamente appare la necessità inderogabile di una nuova legislazione. Attualmente madri, sorelle, mogli di persone già condannate per associazione mafiosa hanno la possibilità di avere l'autorizzazione di possedere e distribuite gli apparecchi nei bar della nostra città. La Piramide Games srl, compare ancora tra le ditte che hanno titolarità ad agire, in qualità di gestore di apparecchi terminali, pur essendone proprietaria la madre, sessantacinquenne, di Giulio e Francesco Lampada, recentemente condannati per associazione mafiosa. Appare inoltre veramente disarmante che a distanza di un anno dalla conversione in legge, del decreto Balduzzi, che fu tremendamente depotenziato nelle aule parlamentari, le norme attuative sulla rilocalizzazione delle Sale scommesse e degli apparecchi, che potrebbe definire un ruolo attivo degli enti locali, non siano state ancora redatte. Guardiamo con grande speranza al lavoro che in Consiglio Regionale è stato avviato per una norma efficace in materia. L'ipotesi di imporre l'uso della tessera sanitaria per accedere alle slot o videolottery è fondamentale. Potrebbe essere la norma più efficace e più semplice. Staremo a vedere se si avrà la forza di intraprendere questa strada a tutela della salute dei cittadini lombardi.
Intanto Legaautonomie, i sindaci, Avviso Pubblico ha redatto una legge di iniziativa popolare estremamente valida. A settembre raccoglieremo le firme. Coinvolgeremo cittadini e comitati.