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21 novembre 2005

Delibera esercizi pubblici

Oggetto: ordinanza sindacale del 9 luglio 2003 e di quelle a seguire in merito agli esercizi pubblici”

Preso atto:

- della L.287/91 che norma l’attività dei pubblici esercizi e obbliga le regioni (art. 3.4) a fissare i criteri e i parametri atti a determinare il numero delle autorizzazioni rilasciabili nelle aree interessate;
- della Legge Regionale n.30 del 24 dicembre 2003, in attuazione degli articoli 117 e 118 della Costituzione, avente titolo “Disciplina delle attività di somministrazione di alimenti e bevande” e del Decreto della Giunta Regionale n.7/17516 del 17 maggio 2004 che fissa gli “Indirizzi generali per il rilascio da parte dei comuni delle autorizzazioni relative alle attività di somministrazione di alimenti e bevande in attuazione della L.R. n.30 del 24 dicembre 2003”;
- che il Consiglio Comunale non ha ancora deliberato la programmazione locale delle attività di somministrazione di alimenti e bevande entro i centottanta giorni a decorrere dall’emanazione degli Indirizzi generali (17 maggio 2004), come da art.9 comma 1 della L.R. n.30 del 24 dicembre 2003;
- che, in mancanza della delibera consiliare comunale sulla programmazione delle attività degli esercizi pubblici, il Comune agisce in regime di transizione (ex L.25/5 gennaio 1996) che affida al Sindaco e all’Assessore al Commercio, suo delegato, la fissazione dei criteri e del parametro numerico provvisorio (numero degli esercizi presenti nella Zona Commerciale/residenti) per il rilascio dell’autorizzazione all’apertura di esercizi pubblici;
- che l’ordinanza sindacale del 9 luglio 2003 sostituisce all’obbligo di 50 metri di distanza e al numero contingentato degli esercizi pubblici per ciascuna delle 9 Zone Commerciali, corrispondenti a quelle del decentramento, il principio “del grado di concentrazione”, in rapporto alla domanda-offerta, per microaree definite da un raggio di 200 metri.
considerato che:
- l’introduzione del criterio delle microaree e del grado di concentrazione comporta, necessariamente, un costante e progressivo aumento del parametro numerico, cioè degli esercizi pubblici, che non tiene conto della sostenibilità ambientale dei quartieri;
- il parametro numerico provvisorio (che definisce la quantità massima consentita degli esercizi pubblici) può essere aumentato anche in relazione ad alcuni parametri tra cui quello di isola pedonale + 50%, quello della presenza di stazioni, metropolitane + 20%, degli alberghi + 20%, dei mercati settimanali scoperti + 20%, dell’Università + 20% e che tali incrementi sono tra di loro cumulabili;
- nella zona dei Navigli, ad esempio, la somma dei suddetti incrementi proporzionali consente un aumento degli esercizi pubblici pari al 130% del tasso di concentrazione che a sua volta, per il conseguente incremento del parametro numerico provvisorio (numero degli esercizi presenti nella Zona Commerciale/residenti), si incrementa di anno in anno;
- tali criteri e il conseguente parametro numerico provvisorio contrastano con gli articoli: 1 e), f), i), 2.1 b), della L.R. 30/2003 e con gli articoli: 7.1, 7.2, 11.3, 11.4, 11.5 della D.g.r. 17 maggio 2004-n.7/17516, laddove vengono richiamati: una equilibrata dislocazione sul territorio degli esercizi pubblici, la salvaguardia delle aree di particolare interesse ambientale, storico, archeologico e artistico-culturale e l’obbligo del Comune di valutare l’idoneità della loro ubicazione in “relazione al rispetto della quiete pubblica e della sicurezza pubblica”;
- tali criteri e il conseguente parametro numerico provvisorio possano prefigurare una situazione di vantaggio degli esercizi pubblici rispetto ad altri esercizi commerciali normati da regolamenti più restrittivi.

Tutto ciò premesso,
il Consiglio di Zona 6 invita il Sindaco e la Giunta a:
· interrompere il rilascio di nuove autorizzazioni secondo l’ordinanza sindacale del 9 luglio 2003 e di quelle a seguire
· ripristinare, temporaneamente, l’obbligo dei 50 metri di distanza e del numero contingentato degli esercizi pubblici per ciascuna delle 9 zone commerciali in attesa della revisione, secondo i criteri e gli indirizzi della L.R. 30/2003 e della D.g.r. 17 maggio 2004-n.7/17516, dei criteri e del parametro numerico provvisorio per il rilascio dell’autorizzazione all’apertura degli esercizi pubblici

20 novembre 2005

Via dei Narcisi: tra Centro anziani e Cse è... accordo tra poveri

Si è costruito tantissimo nella nostra zona: grattacieli, fontane, ponti, svincoli e ipermercati. Non si sono riuscite a trovare le risorse per dare un po’ più di spazio né all’ex-Centro socio educativo, ora Centro Diurno Disabili, né al Centro anziani. Due servizi essenziali, ubicati nella stessa via, confinanti, costretti ad una gestione condivisa di un salone di circa settanta metri quadrati.È guerra, anzi, è accordo tra poveri. Poveri di spazi ma non di utenti, visto che il Centro socio ricreativo per anziani di via dei Narcisi 3, raggiunge i 700 iscritti e il Centro diurni disabili ha 25 utenti, 11 educatori e 6 operatori socio assistenziali. Da quando è stato chiuso il Cse di via Coni Zugna (sempre in zona6) l’utenza è praticamente raddoppiata, ma soprattutto, in base alla nuova normativa regionale, non ci possono essere spazi promiscui condivisi con servizi non analoghi. Ed inoltre, alcuni utenti devono obbligatoriamente avere degli spazi adeguati e protetti, per salvaguardare l’incolumità loro e degli altri.
Si convive, dividendosi il salone in base alle ore e ai giorni: durante la settimana, dopo le quattro, metà del salone va al Centro Anziani, il sabato e la domenica, giornate di balli scatenati si può usufruire dell'intero spazio conteso. Una soluzione di buon sebso, ma che lascia l'amaro in bocca a tutti.
Provo una grande amarezza nel ricordare che il 9 dicembre 2003 è stato rinnovato per nove anni il contratto di affitto tra la Srl Cascina Corba e il Comune di Milano per la concessione di alcuni spazi (400 mq su due piani e 1.200 mq di giardino) siti in via dei Gigli 14 ad uso bar e ristorante. La cascina, di proprietà pubblica, è situata a poche decine di metri da via Narcisi. Da Piano Regolatore, avrebbe destinazione a spazio pubblico o comunque riservato ad attività collettive. Nulla è valso che due anni fa le forze dell’opposizione in Consiglio di Zona 6, chiedessero che il contratto non fosse rinnovato e che gli spazi fossero destinati ai servizi di Zona, considerata la cronica mancanza di spazi sociali e aggregativi.
Nulla per ora è valsa la velleitaria ed elettoralistica dichiarazione della Assessora ai Servizi sociali del Comune di Milano, Tiziana Maiolo, che, nel momento in cui il problema in via dei Narcisi, nel marzo del 2005, esplode, promette di risolverlo individuando un nuovo spazio per il Centro diurno per disabili.
I nodi vengono al pettine: per anni si è pensato solamente a costruire abitazioni, magari circondate da un bel parco. A Milano non basta e lo si sapeva.

David Gentili (capo gruppo Ds zona 6)

Lo stupidario di zona 6: votate la più bella!

Eccovi qua le migliori bestialità lessicali, sintattiche e grammaticali dei consiglieri della Zona 6.
Votate la migliore e... forza decentramento!

Attenzione lo stupidario verrà aggiornato settimanalmente (eh sì purtroppo è così!).

1. Per stessa detta della maggioranza…
2. Siccome ci sono delle parole ci tengo a dirle!
3. Non si sono mai avvantati.
4. Latinismi: “D.i.e.” come plurale di d.i.a!!
5. I cittadini bevevano senza casco....
6. La droga porta all’animazione del cervello.
7. Questo posto è una fogna a ciel sereno!
8. Io sono cattolico, credente o non credente non importa!
9. Per loro (riferito ai musulmani) le donne europee…scusate…sono tutte troie
10. Preferisco che Gentili, concluda la sua cappella.
11. La mozioni dovrebbero avere il voto di tutti i firmatari e non solo del presentatario!
12. Con i 53 € del gettone, i consiglieri ci si puliscono il culetto… scusate la volgarità!
13. Vedo tutta quella sporchizia!
14. In riferimento alla navetta che dovrebbe collegare Famagosta con i Navigli: Ci facciamo una bella bidonville…
15. Ti trovi sempre le botumiere davanti!
16. Se si ha il know out necessario allora…
17. Non voglio che il mio voto si mistifichi alla minoranza!
18. Non adottiamo queste soluzioni che sono dei pannolini caldi.
19. Il fatto che 3 associazioni, che già operano in zona, non siano inserite nell’albo, mi aberrisce!
20. In piazza Tirana ci sono la case in Internet!
21. E qui sta il di dietro (riferito alla questione dui cui si parlava)
22. Siamo restii di informazioni…
23. Il problema di questo nasciturno.
24. La sosta selvatica lungo la via Giambellino.
25. Quando venite in aula mettete il vibratore.
26. La…zelanza... ops lo zelo del Direttore di Settore..
27. Non si può fare una pranoterapia con i bambini a cavallo in quello spazio lì.
28. “State facendo clientelismo!” “ Può anche essere!” Si risponde dagli scranni della maggioranza!
29. Le mura spagnole non sono romane.
30. Si assumono persone extracomunitarie che a stento vanno a lavorare, figuriamoci in macchina! (in riferimento ai posti auto insufficienti della Residenza Sanitaria per Anziani di via Parenzo)
31. La politica estera si fa con la A maiuscola!
32. È meglio che la forza pubblica arrivi prima che succedano le catacombe!
33. Ci sono i cittadini… vediamo di esprimere le proprie opinioni in maniera urbana
34. Chi semina grano raccoglie tempesta!
35. Fare bene è meglio che piuttosto!
36. Se vogliamo fare una pubblicizzazione a gettito!
37. Facciamo un’abat-jour di pubblicizzazione!
38. Non vorrei essere vilipendiato!
39. Arrivano le richieste a morsici e bocconi.
40. Il Consiglio è soprano.
41. Secondo me non è pellegrina…
42. Ci interessiamo dell’acqua acquifera (invece di falda acquifera!)
43. Basta con questi di cinaforum!
44. Io mi do una zappa sui piedi!
45. Questa risposta non fa una virgola.
46. Nel canale ansistante.
47. Balzate la sincope delle armi facili.
48. Conosco una signora che fa tanti starnuti ed è una allergologa della Madonna!
49. Noi dobbiamo buttare tutti questi germi!
50. Una cosa è sicura bisogna mettere i cavalli davanti ai buoi!
51. Basta con questi spazi per anziani, che ci si mette due tavoli per una scopata e una briscola!
52. Piazza Maggi, piazza Miani,….piazza… davanti alla chiesa!
53. La sovrintendenza ci ha vinculato!
54. Hai fatto l’occhio biforcuto!
55. Hai ragione Bognani, per ora la tua commissione è la più folta!
56. Quando vincerete voi farete lo spot system (intendendo lo spoils-system)
57. le attività che verranno fatte nella cascina ... Cazzinazza (ma no! Cassinazza!!!)