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30 marzo 2009

Parcheggio Sant'Ambrogio, ultime battute decisive

Il nuovo progetto per il parcheggio Sant'Ambrogio è quasi pronto. Sarà una variante generale al progetto definititvo, con una integrazione alla convenzione.
Sarà necessario, essendo il parcheggio in project financing, rivedere l'equilibrio economico finanziario dell'intero intervento e dovrà essere deciso come spendere il milione e 200 mila € in più che il concessionario ha messo a disposizione per la riqualificazione superficiale nelle aree non di pertinenza del parcheggio, in cambio di un piano in più. Saranno quindi 5 i piani: tre per residenti (uno in premio!) e due a rotazione.
Nel riequilibrio economico finanziario bisognerà inserire anche i 2 milioni e 100 mila € dovuti alla negata autorizzazione dei condominii contigui l'intervento, di agganciare i tiranti che avrebbero dovuto reggere le paratie durante gli scavi. Ora si scaverà con il metodo top down. E cioè maggiori spese che dovranno essere riassorbite dal costo dei parcheggi a rotazione (ora indicati in 1,50 - 2,50 € ora), oppure dalla durata della convenzione (30 anni), oppure dal prezzo medio di vendita dei box (ora 46.000,00 €).
Per quel che riguarda il milione e 200 mila € gentilmente offerto dal concessionario, 400.000,00 € potrebbero essere spesi per la ristrutturazione parziale della Pusterla; 135.000,00 € per la riqualificazione dell'area davanti a via Sant'Agnese; 425.000,00 € per la riqualificazione dell'area di fronte alla Basilica; 388.000,00 € dovrebbero essere spesi per la risistemazione superficiale dell'area sovrastante il parcheggio per la quale si sono già impegnati un milione e 200 mila €! 
I saggi del Sindaco Moratti, che hanno indicato come impiegare questi soldi, hanno chiesto un nuovo filare di alberi e un camminamento centrale che affiancherà il "sentiero delle grate di areazione". I saggi hanno anche chiesto (ed ottenuto!), che la rampa di accesso e di uscita fosse verso via Sant'Agnese e non verso la Galleria Borella.
Piange il cuore ad immaginare gli scavi, le grate, i rischi per la Basilica. 
Non tutto però è perduto. 
Ora il progetto va in Consiglio di Zona per un parere consultivo, quindi in Giunta. Poi il progetto esecutivo e il via ai lavori con determina dirigenziale. Tutto sotto controllo della Procura che chiede tutti gli atti che vengono prodotti dagli uffici del Comune.
A giugno il cantiere? speriamo di no! 
Gli avvocati Dini, Rapella e Besostri, aspettano ancora la risposta alla loro lettera di un anno fa. 
Il ricorso alla Corte dei conti si avvicina.