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17 febbraio 2011

Questione Nidi e Micronidi in gestione a Cooperative private

INTERVENTO AI SENSI DELL’ART. 21
SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 14 FEBBRAIO 2011
Presiede Manfredi Palmeri - Presidente del Consiglio
Partecipa il Vicesegretario Generale Suppl. Carlo Lopedote

omissis

Il Presidente Palmeri dà la parola al consigliere Gentili.
Il consigliere Gentili così interviene:

“Grazie, Presidente. Volevo soffermare l’attenzione su una questione che è emersa nei giorni scorsi e che riguarda i nidi ed i micronidi accreditati. Quindi i nidi ed i micronidi sia privati, che hanno una sorta di convenzione con il pubblico, sia nidi e micronidi che sono in spazi pubblici gestiti da cooperative, in realtà private.
La cosa che volevo portare all’attenzione del Consiglio e mettere agli atti, è il mio personale, ma non solo mio, disappunto per quanto accaduto.
E’ di fatto in corso nelle ultime settimane, o meglio, possiamo dire negli ultimi mesi, una vertenza tra le educatrici dipendenti delle cooperative che gestiscono nidi e micronidi in gestione e il Comune di Milano, proprio per il rinnovo di questo bando, le cui linee di indirizzo sono state approvate venerdì scorso in Giunta.
Chiedo come sia possibile che un Assessore, che tra l’altro è in carica ancora per altri quattro mesi, possa su una materia così delicata, che vincolerà i servizi gestiti dal Comune di Milano per altri quattro anni, indire una gara di appalto così importante, con una vertenza in atto, senza prima avere sentito le organizzazioni sindacali, sedersi ad un tavolo, valutare le loro proposte, rassicurarli rispetto, magari, all’accoglimento di alcune di esse, respingerne altre, avviare una trattativa che porti questo bando ad essere il più condiviso possibile.
Come sia possibile che un Assessore, ripeto, a quattro mesi dalla scadenza, non abbia il buon gusto, l’attenzione istituzionale, di sentire i genitori eletti nei consigli di scuola, rappresentanti di questi nidi e micronidi in gestione, per capire se in questi due anni ci sono stati dei problemi. E problemi ce ne sono stati molti. A settembre dell’anno 2009, nel momento in cui le nuove realtà sono entrate negli spazi del Comune di Milano la situazione era ingestibile, caotica, perché due anni fa il bando era stato fatto a giugno.
Fortunatamente questa volta il bando è stato fatto molto in anticipo, ma in maniera autoritaria e del tutto controproducente per questa Maggioranza, fatto in assoluto isolamento.
Già il 23 dicembre del 2010, quindi all’antivigilia ultima scorsa, l’assessore Moioli aveva approvato in Giunta le carte dei servizi di nidi e scuole dell’infanzia senza consultare le organizzazioni sindacali, le educatrici e soprattutto i genitori eletti nei consigli di scuola a novembre.
Dove si vuole andare? Soprattutto considerando il fatto che questo Assessore è in qualche maniera in scadenza e quindi sta governando un periodo di tempo che di fatto non governerà, oppure governerà solamente se verrà rieletto il candidato sindaco che lo appoggerà e lei sarà nuovamente nominata Assessore.
Questo modo di fare è del tutto inaccettabile. Mi auguro di no, ma purtroppo devo comunicare che sicuramente, nei prossimi giorni, nelle prossime settimane ci sarà una situazione di forte tensione nei nidi e micronidi in gestione, sicuramente ci saranno delle critiche aspre da parte dei genitori più impegnati che in questi anni hanno offerto al Comune di Milano la loro competenza, la loro disponibilità a gestire all’interno dei consigli di scuola degli spazi di democrazia, di intervento, di condivisione delle scelte educative, e questo sicuramente peggiorerà il servizio in queste strutture così importanti per il Comune di Milano.
Io spero che alcuni di voi, la Presidente della Commissione che per adesso non vedo in Aula, il Presidente, i Consiglieri possano comunicare alla Moioli questa situazione. Chiedo che il testo dell’articolo 21, che termino a breve, venga inoltrato all’Assessore.
Giovedì alle 17.30, all’Acquario, ci sarà un incontro, in cui l’Assessore è stato invitato: era stato organizzato proprio per rendere possibile un dialogo tra educatrici, genitori e Assessore, proprio perché il bando sembrava, da qui alle prossime settimane, in fase di definizione. Una settimana prima dell’incontro è stato votato in Giunta”.

omissis