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22 aprile 2012

La sintesi delle ultime due sedute della Commissione antimafia dedicate al protocollo di legalità per Expo


Non solo per i lavori di rimozione delle interferenze e per costruire la piastra sul sito di Expo. Il flusso di centinaia di milioni di euro per l’evento internazionale riguarderà anche beni, forniture e servizi. Giuseppe Sala, Ad di Expo 2015 spa, ce lo ha ricordato durante l’audizione in commissione per parlare del Protocollo di legalità, adottato per i cantieri per costruire il sito per la manifestazione internazionale che si aprirà il primo maggio 2015. È previsto che i paesi che giungeranno a Milano investiranno un miliardo di euro (personale, pulizie, servizi, ecc), risorse che avranno immediata ricaduta sul territorio.
La sola Germania investirà 48 milioni per il suo stand. Ci si aspettano 140 paesi. Per il momento abbiamo superato l’ottantina. Manca il Brasile, l'Inghilterra, il Canada e l'Australia. Saranno una sessantina i paesi che gestiranno autonomamente i propri spazi.
Novanta milioni verranno investiti per la comunicazione e promozione dell'evento.
I finanziamenti per la kermesse giungeranno anche dai privati attraverso una gara che selezioni aziende disposte a diventare partner della manifestazione fornendo servizi. Sono quattro quelle già recuperate. Telecom per la banda larga, Accenture, Sisco, Enel per la rete energetica definita da Sala smart green. Si cercherà un partner per la sicurezza e la vigilanza. logistica, auto, strumenti multimediali e informativi.
Antonio Lareno, della Cgil, durante la seduta del 20 aprile ha ricordato che anche i servizi devono essere sotto la lente dei controlli e non solo le opere. Ha ricordato ad esempio, come in una intercettazione telefonica, riportata nell’inchiesta Infinito, proprio sulla sicurezza si attestavano gli interessi dei due personaggi intercettati.
Eccola qui l’intercettazione. Siamo nell’auto di Emanuele De Castro, che con Antonino Lamarmore e Vincenzo Rispoli (tutti e tre arrestati per associazione mafiosa), parla della spartizione dei cantieri per i lavori dell’EXPO'.
LAMARMORE con quello la del lavoro... cosa gli dobbiamo proporre?
RISPOLI se ci da i sub-appalti dell'edilizia... e la sicurezza...
LAMARMORE qual'è sta sicurezza? Sicurezza come?
RISPOLI vi voglio dire... quando fanno un parco commerciale di questo ci sono da fare... questo, quello, quell'altro, quell'altro... i buttafuori te li metti tu?
LAMARMORE noi... va be... noi siccome ci sono queste cose qua... non dobbiamo dire prima...... noi abbiamo questa ditta che funziona così, facci
lavorare due o tre guardiani la dentro, no? Questo è il discorso...oh non serve a nulla appalti……
RISPOLI eh la guardia... l'appalto!
LAMARMORE l'appalto!
RISPOLI e la sicurezza eh... poco, poco ci vorranno minimo, minimo 500 uomini... o no? ... di sicurezza a sto EXPO, giusto? ...questo è….
DE CASTRO sono pure pochi...
RISPOLI sono pure pochi: Se tu su un appalto di questo ci guadagni 5 euro l'uno al giorno... vedi che cifre che si fanno... hai capito?
LAMARMORE noi le abbiamo queste carte qui se fosse...
I lavori per le interferenze iniziati a novembre, continueranno per due anni. I lavori per la piastra inizieranno ad agosto e la gara sarà indetta il 16 di maggio. Gara con offerta economica più vantaggiosa. Poi le gare per i pochi padiglioni, il teatro, l’Expo center, la riqualificazione della Cascina Triulza, Palazzo Italia e le aree tematiche. Parallelamente verranno aperte le gare per le vie d'acqua.
Si continua a parlare di movimento terra, ma i rischi relativi alle presenze di aziende legate alle mafie per beneficiare dei fondi pubblici, sono presenti in tutti i contratti che verranno attivati. Il protocollo di legalità vale unicamente per i lavori nel sito. Non copre tutti i servizi. Le white list, relative proprio al movimento terra, alla guardiania, allo smaltimento rifiuti, non sono ancora decollate. Poche le aziende che ne fanno parte tre o quattro, nessun obbligo per la stazione appaltante ad utilizzarle per i subappalti e i subcontratti.
Sala, giustamente, ci tiene a ricordare che a breve partirà la piattaforma informatica. Operativa a luglio. Lista di persone e mezzi, che lavoreranno nei diversi cantieri e alla quale potranno accedere INAIL, Prefettura, Asl, Gicex, il gruppo di interforze che svolge le indagini unicamente sulle attività legate ad Expo. Verrà attivato il badge obbligatorio, che porterà nome, cognome, foto e azienda e il dispositivo elettronico Gps per verificare i percorsi dei camion.
Renato Zambelli della Cisl ha ricordato che la criticità non è il protocollo, “Lo abbiamo affrontato con largo anticipo”. Ma i controlli nei cantieri e la lotta al lavoro nero. Ha poi proposto che le imprese edili bloccate per mafia dovrebbero essere immediatamente date in mano ad un amministratore per dare continuità al lavoro.
Dal Carro, degli edili della Cisl, ha sottolineato la recente diffusione di contratti assolutamente illegittimi chiamati distacchi comunitari (lavoratori romeni) o extracomunitari. Le imprese che alla fine del 2008 l'hanno utilizzato oggi sono diventate il triplo.
Vizza della Uil ha chiesto di sollecitare la Prefettura per la prima convocazione del tavolo con le Organizzazioni sindacali, previsto dall'articolo 11 del Protocollo e ha sottolineato che, per il momento, la Cmc di Ravenna, vincitrice della gara al massimo ribasso per la rimozione delle interferenze, non avrebbe, ad oggi, dichiarato gli affidamenti in subappalto che avrebbe fatto.
Luca Botta vice Presidente di Assimpredil ha richiamato l’importanza dell’opera della Cassa Edile nella battaglia contro le anomalie contrattuali. “L’utilizzo del distacco di manodopera comunitario ed extracomunitario è strumento da stroncare all'origine”. Ed ha richiesto di imporre, nella prossima gara per la costruzione della piastra, che ogni ditta che svolge lavori di edilizia sia costretta ad applicare il contratto degli edili. La questione, già segnalata dal Presidente di Assimpredil, De Albertis, la settimana scorsa, è estremamente importante. “Non applicare il contratto degli edili rappresenta una forma di concorrenza sleale e di scarsa tutela dei lavoratori”, ci disse.
Nel mio intervento ho fatto sintesi delle questioni emerse e ho chiesto ad Expo se è possibile nelle prossime gare, obbligare all’utilizzo del contratto degli edili e della white list. A Luca Botta ho comunicato di aver già coinvolto l'assessore Castellano per rendere visibile alle ditte il casellario informatico. La tutela della privacy è oramai applicata solo alle persone fisiche e il casellario delle imprese (riporta tutti i dati negativi individuati dalle diverse stazioni appaltanti italiane), oscurato qualche anno fa, potrebbe essere nuovamente accessibile alle aziende per selezionare le imprese con cui stipulano contratti. Un controllo più diffuso di quello attuale.
Il consigliere Ghezzi ci ha tenuto a ricordare che la Dia ha solo 6 uomini per controllare i cantieri e ha rinnovato la richiesta di convocare il Prefetto in Commissione. Il consigliere Comotti ha invece detto che bisogna rinforzare l’unità della Polizia Locale che opera nei cantieri e i consiglieri Calise e Pantaleo hanno chiesto ad Expo una relazione periodica dello stato dell’arte dei lavori nel sito.
Ha chiuso la seduta l’avvocatessa Pizzighini che ci ha tenuto a dire che attualmente nei cantieri Expo non c'è alcun tipo di irregolarità ed ha invitao sindacati e Assimpredil ad affrontare al più presto i temi emersi.