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16 giugno 2016

Sono molti i progetti avviati in questi anni dall’Amministrazione Pisapia anche nei quartieri che, spesso, vengono identificati (sbagliando) come periferici.

Sono molti i progetti avviati in questi anni dall’Amministrazione Pisapia anche nei quartieri che, spesso, vengono identificati (sbagliando) come periferici. Dal Giambellino (progetto di riqualificazione di oltre 90 milioni di euro a via Conte Rosso a Lambrate).
Molto ancora da fare e il progetto lo si trova nel programma di Beppe Sala. Nei prossimi due anni si deve raggiungere l’obiettivo zero case vuote. La cessione di parte di quote societarie, frutto di un’attenta valutazione politico-economica, sarà finalizzata al finanziamento di interventi straordinari nell’edilizia popolare e nelle periferie cittadine. Le relazioni e lo sviluppo diffuso della cittadinanza, dell'appartenenza del senso di responsabilità verso la propria comunità locale sarà generato dall’apertura di nuovi laboratori di quartiere e dal rafforzamento e l’integrazione dei servizi di prossimità, entro veri e propri community hub. In tutte le case del Comune, gestite da MM deve essere presente il custode.

Alcuni esempi invece, di ciò che è stato fatto, tratti da uno scritto che mi è giunto dal Comitato e di cui non sono l'autore.
A Ponte Lambro è stato abbattuto l’ecomostro dei Mondiali ’90, che deturpava il quartiere da 20 anni; al suo posto è nato un parco attrezzato con pioppi, ciliegi, querce, aceri e tigli e una grande area agricola, in totale 265 mila mq di verde.
A Santa Giulia si è lavorato per restituire vivibilità a quello che veniva chiamato il “quartiere dei veleni”: sono stati creati il Parco Trapezio, la scuola, il parcheggio di interscambio e nuovi servizi che hanno contribuito a far partire il riscatto del quartiere e di tutti i suoi abitanti. Sono stati affrontati anche i cronici problemi del Quartiere Adriano: qui sono nati un grande parco con 500 alberi, intitolato a Franca Rame e un asilo di ultima generazione e sono stati demoliti gli edifici abusivi.
A San Leonardo la piazzetta di via Alex Visconti è diventata la “piazzetta dell’incontro”: gli spazi dell’ex mercato sono diventati infatti casa per diverse realtà impegnate nel sociale e nell’aiuto alle famiglie. La piazzetta è uno degli esempi dei tanti spazi pubblici comunali recuperati attraverso il nuovo sistema dei bandi, volto a premiare i progetti per la città: sono più di 300, in tutta Milano (una mappa è disponibile qui http://bit.ly/mappa-MilanoSpazioComune), rinati attraverso iniziative culturali, imprenditoriali, ricreative, sociali. Fra questi segnalo Mare Culturale Urbano, grande polo culturale in avvio a San Siro, le nuove imprese lanciate in diversi spazi comunali in periferia grazie a bandi e agevolazioni (se ne incontrano a Baggio, Quarto Oggiaro, Chiesa Rossa, eccetera), gli incubatori come Fabri Q, polo di innovazione sociale a Quarto Oggiaro (un altro incubatore nascerà in via Ripamonti 88, al posto di un ecomostro abbattuto nel 2014), Santeria Social Club al posto di una ex rimessa in zona Ripamonti, il rilancio dei beni confiscati alle mafie come spazi per progetti sociali innovativi, e così via. Sempre a proposito di spazi recuperati ricordo la ristrutturazione dell'auditorium del centro civico di Bonola, in disuso dal 2004; il rilancio del Mercato Lorenteggio e di quello di Santa Maria del Suffragio; il recupero dell'area degradata di via Morosini con un progetto di spazio condiviso e dei magnifici murales.
Allargando lo sguardo alle riqualificazioni ricordo quella di via Conte Rosso a Lambrate, della piazza di via Ceriani a Baggio, di via Vincenzo da Seregno, del cavalcavia Breda che si attendeva da trent’anni, di piazza San Leonardo di fronte al Politecnico, dei 15 giardini e orti condivisi sparsi in tutta Milano nati al posto di aree abbandonate, da Niguarda all’Isola, da via Scaldasole a Chiaravalle, di diverse aree trasformate in Zone 30 per esempio a Dergano, Solari e Figino. A proposito di interventi per la mobilità sostenibile ricordo le nuove piste ciclabili, come quelle che collegano Porta Romana con Chiaravalle, Maciachini con Comasina, Comasina con Novate, e l’estensione del bike sharing che è arrivato in Bovisa, Bicocca, Maciachini, ben oltre la cerchia della 90/91.
Fra gli interventi sul verde molti hanno interessato le periferie: fra questi i lavori per l’immenso parco agricolo Ticinello, il parco Verga, i giardini di Pozzobonelli, il parco della Vettabbia che abbraccia Chiaravalle e il Parco Sud, e l’intensa attività per il recupero delle cascine (Monluè, Sant’Ambrogio, Linterno, San Bernardo, eccetera) e delle aree agricole (per esempio le ex aree d’oro di Ligresti) il cui futuro è ora assicurato, volto al rilancio della Milano città agricola. Sono stati anche avviati i lavori per la bonifica dell'area degli ex Gasometri di Bovisa.
Ancora, altro tema, le case popolari: dopo anni di mala gestione da parte dell’ente regionale Aler, le case popolari del Comune, diffuse in molti quartieri periferici, sono state date a fine 2014 in gestione a MM e in un anno di lavoro i servizi sono migliorati e le occupazioni abusive si sono drasticamente ridotte, avviando finalmente un nuovo percorso.
Sono stati affrontati poi problemi cronici del territorio come la presenza di favelas o aree degradate occupate abusivamente (San Dionigi, Selvanesco, Cavalcavia Bacula, Muggiano, Dione Cassio, Montefeltro e Brunetti, eccetera), sanando delle ferite nei quartieri e offrendo alle persone presenti in questi spazi dei percorsi di reinserimento e integrazione.
Inoltre, grazie a festival diffusi in tutti i quartieri come BookCity e PianoCity, ad agevolazioni a chi produce cultura, ad iniziative come i Muri Liberi per la street art, la cultura è uscita dal centro per parlare a tutti, fino alla Città Metropolitana.
L’avvio dei lavori per M4, sbloccati dopo anni di problemi, quello per la rinascita del Lorenteggio del valore di oltre 90 milioni di euro e quello che riguarda l’area Porta Romana-Vettabbia realizzato grazie ai fondi europei.