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19 dicembre 2017

In Commissione presentate le proposte di modifica del Piano Triennale di Prevenzione alla Corruzione

Durante la seduta di Commissione Antimafia congiunta con la Commissione Innovazione e Trasparenza, assieme alla consigliera Arienta, ho presentato un documento che riassume le proposte di modifica del Piano Triennale di prevenzione della corruzione (PTPC) per il triennio 2018/2020 che verrà votato dalla Giunta entro fine gennaio 2018.
E' stata la stessa Anac nell'Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione, a dichiarare l'utilità dell’approvazione da parte dell’assemblea di un documento di indirizzo di carattere generale sul contenuto del PTPC. Le proposte tendono soprattutto a integrare e rendere omogenei i PTPC di Comune e partecipate e di migliorare le tutele e i controlli nelle opere in concessione. Importante la sperimentazione della segnalazione civica di comportamenti a rischio reato utilizzando il sito Istituzionale (Whistleblowing civico) e la regolamentazione delle aggiudicazioni sotto soglia.
In sintesi il documento impegna il Sindaco e la Giunta:
  1. a integrare le risorse dell'ufficio di lotta alla corruzione ad oggi largamente inadeguato da un punto di vista quantitativo: una posizione organizzativa a part time e il vice segretario generale che deve sovrintendere a diverse mansioni trasversali all'Ente;
  2. ad avviare, solo successivamente al reperimento di un numero di risorse umane adeguato e ulteriori rispetto a quelle previste per la dotazione minima d'organico di cui al punto precedente, una sperimentazione per aprire l'accesso alle segnalazioni sulla piattaforma Whistleblowing a tutti i cittadini milanesi;
  3. a integrare e a rendere omogenei, laddove possibile, i PTPC e alla Trasparenza del Comune di Milano con quelli redatti dalle società ed enti strumentali che costituiscono Il Gruppo Comune di Milano e sono ricompresi nell'area del consolidamento, costituendo un gruppo di lavoro trasversale con i responsabili dei singoli piani;
  4. a introdurre nel PTPC del Comune di Milano e di quelli redatti dalle società ed enti strumentali di cui al punto precedente, l'obbligatorietà di avvalersi delle aziende white list il cui elenco è pubblicato sul sito della Prefettura di Milano nelle realizzazione delle opere a scomputo oneri e nei lavori previsti nei contratti di concessione;
  5. a definire un regolamento per le aggiudicazioni sotto soglia nel quale si preveda la comparazione obbligatoria tra due preventivi, facendo ricorso alle piattaforme di acquisti in rete al principio di “rotazione” dei fornitori, prevedendo inoltre il divieto assoluto di aggiudicare gare a cifre di poco inferiori ai livelli soglia (valori di aggiudicazione al massimo inferiori al livello soglia del 10%);
  6. a rendere obbligatoria per le figure dirigenziali la pubblicazione sul sito del Comune di Milano dei propri potenziali conflitti di interesse da confermare o modificare al termine di ogni anno e all'inizio di un nuovo incarico;
  7. a inserire nel PTPC un capitolo per definire procedure di controllo dell'esecuzione dei lavori in aree o per opere in concessione, nel pieno rispetto del progetto esecutivo e del capitolato  in particolare quando sia presente una garanzia fideiussoria sottoscritta dal Comune di Milano;
  8. a sperimentare forme di verifica civica degli appalti al fine di stimolare una maggiore partecipazione dei cittadini al processo amministrativo.
Durante il dibattito ha suscitato alcune perplessità l'apertura alla cittadinanza del Whistleblowing e sempre dal consigliere del Pd l'obbligatorietà della pubblicazione dei potenziali conflitti di interesse dei dirigenti: poco tutelante la riservatezza. Forza Italia, ha invece negato in via di principio l'utilità di strumenti del genere e ha annunciato che non appena vinte le elezioni il partito abolirà sia la legge 190 che Anac. La seduta si è chiusa con la richiesta di far giungere alla Presidenza ulteriori proposte di modifica e l'esigenza di portare al voto entro il 20 gennaio la proposta di delibera.