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5 marzo 2020

Gioco d'azzardo: il Tar Lombardia ha respinto ancora una volta la richiesta di annullamento della delibera sugli orari

Il TAR Lombardia ha respinto la richiesta di sospensione dell’efficacia delle ordinanze del 2014 sugli orari di apertura degli apparecchi dedicati al gioco d'azzardo!
Una nuova vittoria!
Di cui ringrazio l'avvocatura e la direzione commercio.
Il Tar, dopo aver sospeso l'efficacia dell'ordinanza fino al 4 marzo, entrando nel merito ha ritenuto che la giurisprudenza amministrativa si è già ampiamente pronunciata sulla legittimità delle ordinanze sindacali e, soprattutto che l'Intesa Stato – Regioni – Enti Locali, raggiunta nella Conferenza Unificata n. 103/U del 07 Settembre 2017, è irrilevante ai fini della decisione poiché detto atto è in realtà successivo all'emanazione delle ordinanze.
Quindi si prosegue: le VLT e le Slot rimarranno aperte a Milano solamente dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23!
Il regolamento di Palazzo Marino impone uno stop giornaliero di almeno 8 ore, quando invece l'intesa tra Stato ed enti locali del 2017 ne consentirebbe uno non superiore alle 6 ore. Proprio di questo argomento ne avevamo parlato nella scorsa commissione antimafia del 12 febbraio. In quella occasione i dirigenti del Comune si sono dimostrati piuttosto sicuri: sia perché le ordinanze sono ben motivate e hanno retto in più di un'occasione presso il Tribunale amministrativo, sia anche perché  l'intesa Stato – Regioni – Enti Locali era successivo alle ordinanze e, per me dirimente, non è mai stato recepito in alcun Decreto legge.

I dati sull'applicazione delle Ordinanze 63 e 65 del 2014
Durante la seduta di commissione sono stati forniti i dati relativi alle violazioni delle ordinanze sulgli orari di chiusura degli apparecchi dedicati al gioco d'azzardo.
Sono stati 409 i verbali elevati nel 2019 agli esercizi che hanno violato le normative legate al gioco d'azzardo 'legale' sul territorio del Comune di Milano. A fronte di 1.665 controlli.
L'Unita' Annonaria ha contestato nove verbali in meno rispetto al 2018, quando i verbali erano stati 418 su 1.168 esercizi controllati. Dal 2014 al 2019 compreso, l'Annonaria ha elevato 2.398 verbali a fronte di 11.117 controlli. Un dato che significa un'irregolarità ogni 5 casi esaminati. Per le casse del Comune, questo risultato si e' tradotto in poco più di 1,44 milioni di euro incassati in 5 anni (dal 2014 a gennaio 2019).