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16 maggio 2006

Il costo per alunno è tra i più alti, ma negli investimenti restiamo indietro

Ecco le linee guida del nuovo rapporto Ocse sulla scuola, pubblicate nel gennaio 2006

In Italia, nella fascia d'età compresa fra i 25 e i 64 anni, troviamo 44 diplomati su 100. La media dei paesi Ocse è di 66, con Stati Uniti e Regno Unito, rispettivamente all'88 e al 65 per cento. L'Italia per numero di diplomati, si colloca al venticinquesimo posto superata dalla Polonia, dalla repubblica Slovacca e da quella Ceca. Ma siamo sorpassati anche dalla Corea, dal Cile e dal Perù, questi ultimi partner dell'Ocse.
Stessa cosa per numero di laureati: 10 su 100 abitanti di età compresa fra 25 e 64 anni, in Italia, contro i 24 della media Ocse.
I ripetenti delle scuole superiori sono il quadruplo della media Ocse: l'8,8 per cento, contro una media del 2 per cento.

Gli investimenti.
Con il 4,9 per cento del Pil (il famoso Prodotto interno lordo: la ricchezza prodotta dal Paese) veniamo distaccati di quasi un punto dalla media (5,8 per cento) degli altri 30 paesi. Addirittura in calo, rispetto al 1995, gli investimenti pubblici, per cui veniamo superati anche da paesi come la Jamaica, lo Zimbawe, il Messico e la Tunisia, che investe il 6,4 del Pil. In Italia, il grosso degli investimenti viene assorbito dalla scuola.
Il costo di un alunno (7.474 dollari equivalenti) supera quanto si spende in media negli altri paesi (6.081 dollari).
Abbiamo poco più di dieci alunni per docente, contro i 14,6 della media Ocse.
Anche il numero di alunni per classe è inferiore, in tutti gli ordini di scuola, rispetto agli altri paesi. E di personale (docente e non docente) in Italia ce n'è in abbondanza: 139 persone ogni 1000 studenti, contro i 107 della media Ocse.

Gli insegnanti.
L’età degli insegnanti, di gran lunga più vecchi rispetto ai colleghi dei membri Ocse.
Gli stipendi, mediamente più bassi rispetto a quelli percepiti dagli altri colleghi. Lussemburgo che a fine carriera percepiscono uno stipendio doppio rispetto ai colleghi italiani. Ma anche in Portogallo, Spagna e Corea si guadagna più che in Italia.
Allineati alle medie Osce anche i carichi di lavoro (in ore per i docenti).