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2 settembre 2009

Asili milanesi: 1000 bambini in lista d'attesa

La notizia lascia stupefatti anche chi, come noi, da tempo denuncia l’incapacità dell’Amministrazione di comprendere e prevedere i bisogni dei cittadini milanesi, soprattutto delle fasce deboli come i bambini.
1000 in lista d’attesa! Mariolina Moioli risponde soave che troveranno un posto a tutti… e ci mancherebbe altro!
Certo che deve trovare un posto per tutti perché questo è il suo compito, e non fare il gioco dell’Oca con il personale spostato di qua e di là all’ultimo momento. Proprio nell’anno in cui l’Amministrazione ha deciso l’accreditamento dei nidi privati per migliorare e aumentare l’offerta!
Nel novembre 2008 i bambini in lista d’attesa nei nidi erano 300 circa: bisogna trovare almeno 700 posti per avere una situazione migliorativa.
La Moioli annuncia di aver trovato il posto anche a 17 Bambini i cui genitori sono privi del permesso di soggiorno. E dice anche in riferimento a queste famiglie: “Chiunque fa domanda avrà un posto".
L’Assessore Moioli omette infatti un dato fondamentale: i bambini i cui genitori non hanno permesso di soggiorno e che hanno presentato regolare domanda di iscrizione alle Scuole dell’Infanzia di Milano sono 290. Per ora solo 17 hanno trovato un posto. Mancano quindi all’appello 273 posti. Visto che il 7 settembre inizia l'anno educativo come potrà l'Assessore Moioli mantenere la promessa?
Bisogna poi ricordare che l'Amministrazione è stata costretta da una sentenza del Tribunale Civile nel febbraio 2008, ad accogliere nelle Scuole d'Infanzia milanesi i bambini i cui genitori non posseggono regolare permesso di soggiorno. Da allora è stato sancito che è un diritto per loro essere iscritti alle Scuole d’Infanzia.
In riferimento alle liste d’attesa per l’iscrizione nelle Scuole d’Infanzia, sarebbe anche importante sapere quanti siano i bambini anticipatari, anch’essi aventi diritto, ai quali è stato trovato un posto: a inizio luglio erano 1.019 quelli ancora in attesa.
Il Gruppo PD chiederà all’Assessore di riferire al più presto in Commissione consiliare sulla situazione, sui motivi per cui si è creata e sulle soluzioni adottate.