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20 ottobre 2010

Consiglio straordinario sulla scuola pubblica: Moioli e maggioranza disertano il dibattito. Uno sgarbo istituzionale e un atto di codardia

SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 OTTOBRE 2010
Presiede Manfredi Palmeri - Presidente del Consiglio
Partecipa il Segretario Generale Giuseppe Mele

omissis

Il Presidente Palmeri così interviene:
“Grazie, consigliere Landonio. La parola al consigliere Gentili”.

Il Consigliere Gentili così interviene:
“Grazie, Presidente. Innanzitutto volevo ringraziare il Dottor Colosio, la Dottoressa Pupazzoni e il Dottor Volontè per la loro preziosa presenza nella nostra Aula, e volevo sottolineare due frasi del Dottor Colosio che mi hanno positivamente colpito.
Ha introdotto il suo intervento parlando della sua presenza inedita, ma interessante e lo ha concluso dicendo: siamo qui per chiedere o comunque attendere dal Consiglio Comunale una mano, valutare se sia possibile che il Consiglio Comunale possa dare una mano, rispetto a questa situazione che lui stesso ha in qualche maniera definito ‘critica’ per i tagli che la finanziaria ha imposto.
Ecco, io trovo l’assenza dell’assessore Moioli o di qualsiasi altro Assessore e anche del Sindaco Moratti, l’assenza dei Consiglieri di Maggioranza oltre che un atto di codardia, perché di questo si tratta, uno sgarbo istituzionale nei confronti dei funzionari dell’Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale e soprattutto uno sgarbo istituzionale nei confronti del Consiglio Comunale, organo di massima rappresentanza della Città di Milano, organo di indirizzo delle politiche di questa Giunta!
La Giunta non può fare da sola. La Giunta esegui indirizzi del Consiglio Comunale! E questo bisogna ricordarcelo, perché quest’atto di codardia, questo sgarbo rappresenta una sudditanza che in molte occasioni purtroppo questa Maggioranza ha sancito con degli atti vili, una sudditanza che non rispetta il ruolo che ciascun Consigliere ha in quest’Aula!
E in quest’Aula il Consiglio Comunale, il Comune di Milano ha delle competenze importantissime nella scuola pubblica e la serietà di quest’organo sta nel fatto che qui non vogliamo fare comizi contro la Gelmini. In questa sala noi vogliamo - purtroppo in assoluta assenza della Maggioranza, con assoluto senso di responsabilità, indicare i passaggi importanti che questa Giunta e questa Città può fare per venire incontro a questa crisi che appare evidente.
Io non sono d’accordo quando il Dottor Colosio dice: ‘è confermato il tempo pieno richiesto gli anni passati dalle famiglie’. Sono riconfermate le 40 ore. Ce lo si dice e è importante ricordarcelo. Le 40 ore non hanno la compresenza, non hanno due insegnanti. Le 40 ore hanno 5 – 6 insegnanti, lo spezzatino di cui lui parlava giustamente e correttamente guardando in faccia la realtà che si propone.
Voglio citare un pezzo di verbale di un Consiglio di Scuola che ci dice molto di come sta funzionando la scuola in questi giorni. Si dice: ‘come ormai tutti sappiamo - lo dicono le maestre - durante il corrente anno scolastico i bambini non potranno fare uscite o attività di laboratorio o teatro a causa delle poche ore di compresenza rimaste alle due insegnanti, le quali daranno naturalmente la precedenza al recupero delle lacune dei bambini con maggiore difficoltà di apprendimento.
Inoltre, a causa della carenza di personale docente di ruolo e supplente l’assenza di una maestra in qualsiasi classe renderà necessario dividere i bambini e ridistribuirli in altre classi con l'ovvia conseguenza che, da un lato, la classe ospitante verrà disturbata nel regolare svolgimento dell’attività didattica, dall’altro lato i bambini ospiti perderanno solo tempo, perché parcheggiati in una classe in cui nessuno potrà occuparsi adeguatamente di loro’.
E poi si dice ancora: ‘sempre a causa della carenza di organico le due insegnanti sono state assegnate a una classe prima per seguire i bambini durante la mensa e poi anche per il dopo mensa. Tale attività le ha molto stancate, impedendo loro fino a oggi di affrontare serenamente il lavoro serenamente con i nostri figli’.
Questa è la realtà della scuola primaria milanese e io penso che chiunque, qualsiasi genitore se ne sia accorto. Allora cosa può fare il Comune? Il Comune di Milano ha competenze, innanzitutto, sull’accompagnamento di percorsi di sostegno ai bambini disabili.
Ha competenze importanti sui temi che riguardano l’integrazione degli stranieri. Finanzia laboratori di cooperative sociali nelle scuole. Finanzia il pre-scuola e il post-scuola. Finanzia le scuole vacanze che con le settimane che offre alle scuole danno un’opportunità importantissima e significativa nel quadro dell’offerta formativa della scuola milanese.
Ed allora bisogna mettersi davanti a questi dati e dire: dall’anno scorso a quest’anno la situazione è cambiata? Sì, e come? Il verbale di questa scuola - che potrebbe essere il verbale di una qualsiasi classe - lo dimostra. Ed allora il Comune può fare di più nella tradizione del Comune di Milano? Il Comune di Milano si è sostituito spesso. È andato ben oltre agli incarichi che doveva gestire.
Si è sostituito spesso allo Stato, laddove non si riusciva a giungere alla maggior parte dei cittadini, e forse adesso è venuto il momento nuovamente di farlo sui disabili, sugli stranieri, sulla presenza di attività laboratoriali nelle scuole, sulle case vacanze. E quello che è stato speso l’anno scorso dovrà essere inferiore a quello che si dovrà spendere quest’anno. Così non è stato.
Per i disabili ci diceva l’assessore Moioli che nel 2007/2008 a fronte di 1160 alunni, il Comune di Milano ha speso 3.370.000,00 euro, circa 2.900,00 euro a bambino. Per l’anno prossimo i disabili sono superiori, 1600. Si spende di più, 3.704.000,00 euro, ma per ciascuno alunno la spesa procapite è di 2.300,00 euro, 600,00 euro in meno.
Questo non è accettabile e possibile, e un Consiglio Comunale si deve prendere carico anche di questi fatti, come si deve prendere carico della questione dell’integrazione degli stranieri e quindi non è possibile e non possiamo più accettare che nella Città di Milano ci siano scuole con il 98% di alunni che non hanno cittadinanza italiana e scuole, dove l’unico alunno straniero è il figlio del portinaio della casa di fianco.
Non è possibile e non è degno della Città di Milano! Il progetto ‘Start’ aveva quest’ambizione, ridistribuire anche le iscrizioni. È stato un fallimento. Le risorse sono le stesse di 4 anni fa, nonostante il problema sia costantemente aumentato. Vogliamo guardare in maniera laica, fredda, se possibile che il Comune di Milano finanziando cooperative serie possa alleviare l’impegno delle insegnanti nelle scuole e possa garantire che la compresenza venga mantenuta?
Questo il Comune di Milano può fare. Questo la Maggioranza - assolutamente sorda - non ha intenzione di fare. Questo non è un problema della scuola pubblica milanese, non è un problema della Gelmini, è un problema anche della Città di Milano, del Consiglio Comunale di Milano. Se non volete farvene carico - tutti ne siamo testimoni ed è un danno per la Città - noi ce ne faremo carico dall’anno prossimo”.

Il Presidente Palmeri così interviene:

“Grazie, consigliere Gentili. La parola al consigliere Grassi”.

omissis

Intervento del dr. Colosio

O.d.G. presentato