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15 dicembre 2015

Avviso Pubblico sulle norme sul gioco d'azzardo presentati come emendamento alla legge di stabilità

Nel corso dell’esame alla Camera, la Commissione Bilancio ha approvato un emendamento del Governo alla legge di stabilità che contiene, in aggiunta alle modifiche del sistema di tassazione e di vincita dei giochi d’azzardo,  disposizioni volte a contrastare il Gioco d'azzardo Patologico (GAP). 
Alcune di tali misure sono senz’altro condivisibili, come ad esempio quella che prevede le sanzioni per l’impiego dei c.d. totem, cioè degli apparecchi che consentono il collegamento alle piattaforme di gioco on line. Altri interventi, invece, appaiono del tutto inadeguati a risolvere il dilagare del Gioco d’Azzardo Patologico, fenomeno purtroppo in crescita costante, come denunciato da tanti Sindaci anche in occasione dell’Assemblea nazionale di Avviso Pubblico dell’11 dicembre scorso.

I limiti alla sostituzione delle apparecchiature previsti dal testo del Governo non hanno effetti rilevanti sull’offerta complessiva, che rimane inalterata, come confermato dalle previsioni in aumento del gettito complessivo stimato dalla relazione tecnica del Ministero dell’Economia. Appare insoddisfacente anche la disposizione che attribuisce alla Conferenza unificata Stato-Regioni-Enti locali il compito di dettare linee guida sulla distribuzione nel territorio delle sale da gioco, in quanto non vi è alcun riferimento alle misure limitative degli esercizi commerciali già adottate in questi anni da tantissimi Comuni (ad esempio quelle sulla distanza minima delle sale gioco dai cosiddetti luoghi sensibili), sulla base dei principi contenuti nella legislazione statale e da diverse leggi regionali. Anche le nuove norme più restrittive sulla pubblicità radiotelevisiva, seppure migliorative rispetto all’attuale disciplina, risultano inadeguate rispetto all’esigenza di tutelare i soggetti più deboli. 
Avviso Pubblico giudica necessario prevedere un divieto assoluto della pubblicità del gioco d’azzardo, includendovi non solo la carta stampata e internet ma anche le forme di sponsorizzazione diretta ed indiretta, così
come  previsto da proposte di legge presentate da diversi gruppi parlamentari.
Nel testo del Governo mancano inoltre disposizioni – come quella dell’obbligo di utilizzo del codice fiscale o della tessera sanitaria per poter giocare – per la tracciabilità dei flussi finanziari, che rivestono un’importanza essenziale, tenuto conto, in particolare, dell’accertato interesse della criminalità organizzata e mafiosa per il gioco d’azzardo – per fini di riciclaggio e usura – testimoniato da decine di inchieste dell’autorità giudiziaria che hanno portato al sequestro di migliaia di apparecchi  e alla chiusura di molte sale da gioco e di centri scommesse, anche clandestini, su tutto il territorio nazionale. 
Avviso Pubblico auspica che nel corso dell’esame in Assemblea trovino accoglimento tutti gli emendamenti, purtroppo respinti in commissione, volti ad arginare la proliferazione incontrollata delle sale da gioco e di scommesse ed i messaggi pubblicitari ed a valorizzare le esperienze delle autonomie locali nella gestione del territorio. In caso contrario, si perderebbe l’ennesima occasione di un effettivo riordino del settore e si lascerebbero ancora più soli i Sindaci nella dura battaglia contro la ludopatia e contro gli interessi illeciti dei gruppi criminali e mafiosi nel settore del gioco d’azzardo.