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1 novembre 2018

Piano anticorruzione e Protocollo di legalità per M4. Nuova verifica in commissione antimafia

Un migliaio le aziende censite in Legolas, la banca dati di M4. Una banca dati che, scomparsa Siprex la banca dati di Expo, dovrebbe essere utilizzata da tutte le partecipate dell'Amministrazione comunale di Milano, considerata la sua funzionalità. Fabio Terragni, Presidente di Spv Linea M4 Spa, ha presentato in Commissione congiunta Antimafia e Viabilità (a questo link le slides) l'attività di contrasto alla corruzione e ci ha rappresentato le modalità di applicazione del Protocollo di Legalità sottoscritto con Prefettura e Comune di Milano il 27 marzo 2014 e dall'ex Protocollo Capaci sulla Tracciabilità dei flussi finanziari che ora è stato rinominato MGO (Monitoraggio Grandi Opere).

I controlli sono fatti a tappeto su tutti contratti in essere. Il limite è stato fissato sopra la soglia dei 50 mila euro. Si controlla la Banca dati Nazionale Antimafia, si richiede alle Prefetture di competenza (sede legale azienda) l'informativa antimafia (la comunicazione più restrittiva).
Un intenso lavoro ben rappresentato anche grazie al contributo di Francesca Rizzi, responsabile, storica, dell'applicazione dei protocolli di legalità e MGO.
Cambiato il responsabile del Piano Anticorruzione (ora non è più un componente del Cda), ma l'avvocato Francesco Rapisarda.
Le richieste che avevamo avanzato due anni or sono (vedi link) erano diverse: l’accesso per la Polizia Locale alla piattaforma informatica Legolas; il Formulario di Identificazione dei rifiuti (FIR) sia anch’esso inserito nella piattaforma, in modo tale che la Polizia Locale, con i controlli in campo, possa anche valutare di verificare l’esattezza di questi documenti; accesso anche per dipendenti e dirigenti del consorzio costruttori alla mail dedicata alle segnalazioni (procedura del whistleblowing). Le proposte sono state accolte con nota del 31 maggio 2017, anzi per il Whistleblowing M4 accetterà anche le segnalazioni anonime, quando circostanziate. Purtroppo però durante la commissione abbiamo appreso che il Consorzio costruttori si è rifiutato successivamente alla risposta di Terragni, di aggiungere il FIR a Legolas. Poco comprensibile. Loro hanno sostenuto si creasse un eccessivo onere per le aziende. In realtà la trasparenza del percorso del rifiuto è diventata ineludibile. Soprattutto oggi. M4 mi ha comunicato la decisione di rendere accessibile il registro ex post che dà traccia di tutti gli spostamenti. Ho chiesto di verificare con la Polizia Locale Unità ambiente se questo registro è efficace tanto quanto il FIR.
Proprio grazie all'accesso a Legolas ottenuto allora, la Polizia Locale di Milano sollevò la questione Newpol. La srl ha un in essere un subcontratto sottoscritto con Metro SCARL (consorzio costruttori M4) per fornire la sicurezza dei cantieri M4 in Milano, con servizi di guardiania e vigilanza armata. Dal marzo 2015 attende di essere iscritta alla White List della Prefettura. Più di tre anni di attesa per un incarico così delicato sono troppi. Su 2000 aziende solo 7 attendono dal 2015 e la Newpol che ha la guardiania nel cantiere M4 è quella che attende da più tempo. Nel giugno 2017 (articolo de Il Mattino di Napoli) si è appreso dell'esistenza di una indagine eseguita dai Carabinieri di Castello di Cisterna (NA) in collaborazione con il GICO della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli DDA, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 80 persone per reati associativi, finalizzati al riciclaggio di denaro provento delle illecite attività del clan camorristico Amato Pagano. Tra gli indagati: Giusi Marrone e Crescenzo Marrone che rivestono ed hanno rivestito cariche proprio nella società NEWPOL s.r.l.. Non si riesce a capire se l'inchiesta abbia bloccato la richiesta di iscrizione alle White List, fatto sta che per un incarico così delicato, per un opera pubblica così importante questa incertezza è inaccettabile. Metro 4 oltre a far pressione sul consorzio, che avrebbe facoltà di rescindere il contratto, non può fare alcunché se non rischiando un ricorso al Tar. L'incarico assegnato dalle white list all'azienda è troppo delicato. Se non ha accesso alla white list non può lavorare per M4.