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17 giugno 2019

Porta Vittoria e la ricerca del titolare effettivo...

Nella rubrica Parterre de Il Sole 24 Ore il 5 giugno scorso è comparso un articolo su Porta Vittoria.
Riporta con toni che mi inorgogliscono il mio sforzo di sapere chi sia il/i  titolare/i effettivo/i che detiene/detengono i diritti edificatori del programma di sviluppo urbanistico di Porta Vittoria collassato sotto il peso di 400 milioni di debiti. Risuscitato il 22 maggio u.s. dopo che il Fallimento Porta Vittoria ha trasferito a Prelios SGR SpA, quale gestore del Fondo Niche, la titolarità del compendio Immobiliare Porta Vittoria.


Sul Fondo Niche
La mia domanda era chiara: chi sia il titolare effettivo del nuovo proprietario dell'area oggetto della trasformazione urbanistica oggetto dell'Accordo di Programma per l'approvazione del PII di riqualificazione urbana dello scalo ferroviario di Porta Vittoria. Risposta: il titolare effettivo di Prelios SGR S.p.A., società di gestione del Fondo Niche, risulta essere Andrea Cornetti il suo direttore generale. Una risposta motivata nel dettaglio. Peccato che Prelios gestisca il Fondo Niche, non ne è proprietario. Il proprietario è il Fondo York. In una precedente risposta infatti, mi veniva scritto che il Tribunale ha omologato il concordato fallimentare, prendendo atto che Progetto Vittoria RE, in qualità di soggetto proponente, ha nominato quale Assuntore subentrante la società “Prelios Società di Gestione S.p.A.", in nome e per conto del fondo immobiliare riservato a investitori professionali denominato “Fondo Niche”, interamente di proprietà del Fondo York
Capire cosa sia il Fondo York non è semplice. Si apre la porta di un labirinto di nomi simili, ma diversi da cui è difficile uscirne: York Global Finance Offshore, sebbene possa riferirsi nello specifico sia a York Global Finance Offshore BDH (Luxembourg) S.à r.l. sia a York Global Finance Offshore BDH, LLC, in ogni caso si riferisce in ultima istanza a quest'ultima, che detiene il 100% del capitale della prima. Il titolare effettivo della York Global Finance Manager, LLC è il sig. James G. Dinan che la controlla in virtù della sua qualità di socio fondatore di York Capital Management Global Advisors, LLC, società controllante la York Global Finance Manager, LLC.
Basterebbe scrivere che il titolare effettivo del Fondo Niche è James Dinan. Ma così non è. E non riesco a capire il perché. Tra l'altro, nella prima comunicazione la York Capital Management Global Advisors gestiva la York Global Finance Manager, LLC. Non si menzionava il fatto che la controllasse.
In realtà i fondi immobiliari sono paragonabili ad un treno. Possiamo parlare con il macchinista (Prelios). Con chi lo ha costruito (York), ma si fa fatica a parlare con chi ha pagato la corsa, senza il quale il treno non sarebbe mai giunto nella nostra stazione. Un treno che proviene dal Delaware.

Perché chiedere il titolare effettivo
Una questione che per me è emblematica. Come quella che ho portato avanti sul Milan, concessionario dello stadio di San Siro, nella lunga fase di transizione tra Silvio Berlusconi e il fondo Elliot, passando per Yonghong Li, che perse nell'operazione qualcosa come 300 milioni di euro. Almeno, così ha dato a intendere.
Una battaglia, che condivido con Transparency, per sapere chi siano le reali controparti dei contratti firmati dalla pubblica amministrazione. Siano atti di concessione, di contributo o di convenzionamento, anche urbanistico. Non è possibile che la PA sottoscriva un atto con qualcuno con un cappuccio in testa. Attualmente non c'è una norma chiara. Secondo me l'obbligo di richiedere il titolare effettivo deriva dalla applicazione della 231/2007 (antiriciclaggio) e dalle norme sul conflitto di interesse.
Lo stop dell'Anac, all'applicazione tout court della mozione votata in consiglio il primo ottobre, lascia l'amaro in bocca. Ma si procede uguale. L'obiettivo è quello di definire delle procedure da applicare anche a seconda delle situazioni. Negli appalti non è possibile l'articolo 80 non prevede che ci siano ulteriori cause di esclusione. Nelle concessioni l'esclusione per mancata dichiarazione del titolare effettivo è già stata prevista. Per le convenzioni urbanistiche siamo ancora in alto mare.
E l'urgenza è legata ai 10 miliardi di investimenti che giungeranno a Milano nei prossimi 10 anni.

Nel momento la controparte non lo dichiarasse o rimanesse evasiva, penso sia comunque giusto, non avendo tra le possibilità quella di non firmare l'atto (così pare...) di segnalare alla UIF l'operazione sospetta a rischio riciclaggio.