-->

14 agosto 2025

Da Hidden Garden, al Pirellino. Un tentativo di fare ordine a una storia complicata, ancora in corso

Aggiornato al 14 luglio

I reati ipotizzati  I reati ipotizzati sono diversi. Nelle prime inchieste: abuso edilizio, lottizzazione abusiva, falso in atto pubblico. Ma successivamente, corruzione, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, traffico di influenze illecite, e infine False dichiarazioni sull'identità o su qualità personali proprie o di altri (496 cp), l'articolo del codice penale che è stato utilizzato per punire i conflitti di interesse.

L'inizio. Tutto è iniziato il 13 luglio 2022 quando alcuni residenti, assistiti dall’avvocata Veronica Dini, presentano un esposto in Procura contro la costruzione di un palazzo di sette piani all’interno di un cortile in piazza Aspromonte a Milano, zona Città Studi/Loreto, al posto di una villetta Liberty a tre piani.  Si tratta del progetto Hidden Garden, un edificio di sette piani e 45 appartamenti di lusso a firma dello studio BEMAA – Bruno Egger Mazzoleni architetti associati, promosso nel 2021 da Andrea Bezziccheri della Bluestone. Alto 27 metri (al posto dei 12 della villetta). Il cantiere è stato oggetto di sequestro d’urgenza, poi non convalidato. Dopo tre gradi di giudizio, anche la Cassazione ha respinto definitivamente la richiesta di blocco. Il palazzo è stato terminato e progressivamente abitato a partire dal 2024. La vicenda ha portato a 12 indagati. In attesa che il Tribunale di pronunci sulla richiesta di rinvio a giudizio. 

L'accusa iniziale: il reato di abuso edilizio, falso ideologico e lottizzazione abusiva. L’accusa iniziale si basava su uno interpretazione di una norma nazionale e regionale fraudolenta o meglio che permetteva, secondo i Pm compiendo un reato, di considerare un nuovo edificio residenziale per ristrutturazione di un vecchio edificio, più basso, destinato a laboratorio o a terziario, in assenza del piano attuativo che prevede una convenzione all’interno della quale vengono valutati anche gli standard urbanistici da garantire al quartiere circostante. Prevedendo quindi anche il pagamento di oneri di urbanizzazione o definendo la costruzione di opere a scomputo degli oneri dovuti. Alla presentazione il privato deve valutare la coerenza con le indicazioni del PGT e iniziare a individuare le più opportune modalità di conferimento della dotazione territoriale (cessioni/asservimenti di aree, monetizzazione, realizzazione di attrezzature) e identificare opere di urbanizzazione e attrezzature di servizio. Per poi cominciare a dialogare con gli uffici. Nei casi presi in considerazione dai Pm Marina Petruzzella, Mauro Clerici e Paolo Filippini, coordinati da Tiziana Siciliano, i lavori erano partiti alla presentazione di una SCIA, ovvero Segnalazione Certificata di Inizio Attività, con la quale si avvia il cantiere senza dover attendere un'autorizzazione da parte del comune, dichiarando di possedere tutti i requisiti necessari per svolgere l'attività.

Persone coinvolte Al momento sono 75 le persone iscritte nel registro degli indagati compreso Cristian Malangone, Direttore Generale del Comune, l'ultimo in ordine di tempo. Di queste 5 persone agli arresti domiciliari. Alessandro Scandurra e Andrea Bezziccheri di Bluestone hanno visto accolte le loro richieste e il Tribunale del riesame ha cancellato le misure cautelari rispettivamente ai domiciliari e in carcere. Non si hanno le motivazioni. Mentre le motivazioni ci sono per i ricorsi di Giancarlo Tancredi Federico Pella e Giuseppe Marinoni. Annullate anche per loro le misure di custodia cautelare decide e sostituite con l'interdizione a trattare con e per la Pubblica Amministrazione per un anno. I gravi indizi di corruzione dell’assessore all’Urbanistica di Milano, Giancarlo Tancredi, sostenuti dai Pm e ravvisati dal gip il 31 luglio al momento di disporre gli arresti domiciliari, ci sono anche per i giudici del Tribunale del Riesame, ma non per l'articolo 319 del Codice Penale ma per il 318, Corruzione per l'esercizio della funzione, punito più duramente con la reclusione da tre a otto anni. La misura cautelare per Tancredi viene bocciata giudici sull’altra imputazione di concorso nel falso di Marinoni sul proprio non dichiarato conflitto di interessi in seno alla Commissione paesaggio, cioè sulla stessa accusa che vede coindagato il sindaco Sala. Probabilmente la storia non finirà qui e la Procura farà ricorso in Cassazione... Per il 20 agosto, infine, è stata fissata l’udienza per l’imprenditore Manfredi Catella, a capo di Coima.

Inchieste giunte a giudizio Sono 4 le inchieste giunte a giudizio al contrario di Piazza Aspromonte: Torre Milano di via Stresa alla Maggiolina (prima udienza svolta l'11 di aprile e non ancora concluso); via Fauchè (processo è stato convocato per lo scorso 14 luglio 2025); Park Towers a Crescenzago (la prima udienza prevista per il prossimo 12 novembre), (65 milioni di euro già fatturati per i 120 appartamenti già venduti). Infine, per il 26 settembre p.v., è fissata l’udienza pre-dibattimentale per il progetto Bosconavigli in Via Pesto. 

Sequestri. Tre cantieri sono stati anche sequestrati: un anno fa, il 19 luglio 2024 il cantiere delle Residenze Lac, in via Cancano in zona Baggio, a ridosso del Parco delle Cave; il Giardino segreto, in via Lepontina 7-9 primo cantiere posto sotto sequestro e anche il primo a finire davanti al Tribunale fallimentare; lo Scalo House in via Valtellina 40 nei pressi dell’ex scalo Farini, (sviluppatore Green Stone).

Altri progetti coinvolti nelle inchieste per abuso edilizio. Nelle carte delle inchieste per abuso edilizio, lottizzazione abusiva, falso in atto pubblico, si è indagato anche sulle operazioni urbanistiche legate ad altri 2 progetti: la BEIC Biblioteca Europea e il Twin Palace Lambrate Via Massimiano, Via Sbodio

Indagine per corruzione del 21 febbraio 2025. Sono 18 i progetti invece finiti nelle indagini per corruzione che ha portato agli arresti domiciliari l'architetto Giovanni Oggioni, ex dirigente comunale, per corruzione, falso ideologico e depistaggio a fine febbraio scorso. Reato specifico per questa inchiesta perché l’ex dirigente è accusato di aver provato a cancellare le mail dal suo cloud.

  1. Cascina Boldinasco 

  2. Via Bovio 

  3. Via Fiuggi 

  4. Via Meli

  5. Viale Tibaldi 

  6. Via Trentacoste 

  7. Via Salaino - Via Valparaiso 

  8. Via Gnocchi Viani 

  9. Via Oristano 

  10. Via Zecca Vecchia 

  11. Via Cecchi 

  12. Via Lamarmora 

  13. Via Anfiteatro 

  14. Porta Naviglio Grande 

  15. City Village 

  16. Via Privata Rosalba Carriera

  17. Via Flumendosa 

  18. Via Rana 

Nella stessa ordinanza vengono indicati anche altri indagati Marco Emilio Mario Cerri e Andrea Viaroli membri della Commissione per il Paesaggio, Carla Barone, dirigente del Comune. Abitare In S.p.a. e Assimpredil Ance Milano, per responsabilità di tipo amministrativo per il mancato controllo ai sensi del Decreto legislativo 231 del 2001.

Indagine per corruzione del luglio 2025. E infine sono 15 i progetti citati nell’ultima indagine che ha coinvolto Giuseppe Marinoni, Alessandro Scandurra, Giancarlo Tancredi, Manfredi Catella, Luciano Pella e Andrea Bezziccheri. 

  1. P39 Pirellino di via Melchiorre Gioia

  2. Villaggio olimpico Scalo Romana 

  3. Area Infrastrutture Arena Santa Giulia 

  4. Goccia-Bovisa 

  5. Corti di Bayres 

  6. Via Verziere 

  7. Via Cavallotti 

  8. Via Calvino 

  9. Via Tortona 

  10. Via Gardella 

  11. Via Palizzi 

  12. Via Pisani 

  13. Via Livraghi 

  14. Via Salomone 

  15. Via Grazioli

Il Conflitto di interesse. Nell'indagine terminata con le richieste di custodia cautelare del luglio 2025 È emersa da questa indagine una rete di relazioni tra i componenti della commissione per il Paesaggio, architetti, progettisti e imprese e il sospetto pagamento di tangenti, sotto forma di parcelle professionali, per dare il via libera agli interventi immobiliari. Da queste relazioni emergono i Conflitti di interesse non dichiarati da alcuni componenti della Commissione del paesaggio. Per questo i PM indagano anche ai sensi dell'articolo 496 del codice penale. False dichiarazioni sull'identità o su qualità personali proprie o di altri. «Chiunque...interrogato sulla identità, sullo stato o su altre qualità della propria o dell'altrui persona, fa mendaci dichiarazioni a un pubblico ufficiale o a persona incaricata di un pubblico servizio, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, è punito con la reclusione da uno a cinque anni». Il reato viene contestato all’ex presidente della commissione paesaggio Giuseppe Marinoni e a un dei suoi componenti Alessandro Scandurra. Ma anche al sindaco Sala e all'assessore Tancredi perché, secondo i Pm, pur a conoscenza degli incarichi di Marinoni lo confermarono al vertice della commissione paesaggio. Nella memoria difensiva che Alessandro Scandurra ha presentato in tribunale, l’indagato spiega che quando si insediò in Commissione nel 2018, e poi con la riconferma nel 2021 con "lettera di impegno" del gennaio 2022, la regola "degli uffici comunali" prevedeva l'astensione dalle sedute, con dichiarazione dei conflitti di interesse, solo quando i commissari erano "direttamente interessati alla trattazione dei progetti", ossia quando avevano ricevuto incarichi dal privato proprio sull'intervento edilizio sottoposto al vaglio della Commissione. Regola che non riguardava, dunque, eventuali incarichi dalla stessa impresa su altri progetti. Si sottolinea nel testo anche la testimonianza di una funzionaria del Comune, contenuta in un'informativa Gdf di giugno, nella quale la teste "ha dichiarato, a posteriori, che nel 2022 si era verificato un errore da parte di qualcuno in Comune perché quella firmata dai commissari non era la dichiarazione corretta", era la stessa del 2018 ma non era quello il "patto di integrità da sottoscrivere". Solo nel giugno 2023 le regole comunali cambiarono e si allargarono i casi di astensione "non solo per i propri progetti". Quindi al netto dell’eventuale errore (da verificare) nel modulo, Scandurra pensava che se avesse sottoscritto un contratto di collaborazione con la società che presentava il progetto che dovevo giudicare non ci sarebbe stato conflitto di interesse. Il conflitto di interesse, secondo il vicepresidente della Commissione, sarebbe scattato quando un membro della commissione giudicava un proprio progetto. Assurdo. Un pensiero di una superficialità allarmante. Anche Bezziccheri si è difeso sostenendo tramite il suo legale che “Rispetto all’omessa astensione è pacifico che fino al giugno del 2023 il Comune istruiva i membri della commissione rispetto a doversi astenere solo rispetto a propri progetti. Cosa che Scandurra ha sempre fatto: “Si è sempre astenuto sui propri progetti e non su quelli degli altri”. In una chat pubblicata il 19 luglio da Il Fatto Giuseppe Marinoni si scambia dei messaggi con Alessandro Scandurra. I due sono membri della Commissione paesaggio, devono esprimere un parere vincolante e determinante sui progetti urbanistici. Marinoni fa: "Vediamo Scalo Romana, sei in conflitto con Coima?". L'altro conferma: "Sto studiando lo studentato per Coima. Contratto non ancora firmato". Marinoni: "Se il contratto non è firmato mi dicono che non sei in conflitto, collegati, ti mando il link". Scandurra quindi si collega da remoto alla Commissione e dà parere favorevole al progetto di Coima. Chi ha dato parere favorevole a Marinoni? E' vero quello che lui dice? E perché? In una intercettazione l'ex assessore all'Urbanistica Giancarlo Tancredi chiede a Marinoni di partecipare a una riunione con i progettisti per parlare di un Piano attuativo. Quello di San Leonardo al Gallaratese. Aggiunge: "... forse sarebbe bene anche con un vice o un delegato perché tu non puoi partecipare all'esame per il conflitto di interessi". Se Marinoni ha un conflitto di interesse non può partecipare non solamente al voto, ma a qualsiasi riunione propedeutica. La frase dell’assessore non so se possa essere la prova del reato di false dichiarazioni sull'identità o su qualità personali proprie o di altri. Presa così dimostra superficialità e poca conoscenza dei principi e delle regole, nonché dei modelli operativi presenti nel Piano anticorruzione del Comune, oltre che nelle norma nazionali che regolano i comportamenti dei dipendenti pubblici. Considerato anche che, fino a 4 anni fa, Tancredi era un dirigente apicale del Comune.

La chat a 3. Il 13 luglio balza agli onori della cronaca la notizia che esiste una chat su whatsapp denominata Pirellino tra due vertici della pubblica amministrazione (l'Assessore all'urbanistica Giancarlo Tancredi e il Direttore generale del Comune di Milano Cristian Malangone, con il presidente di una SGR che gestisce fondi internazionali, che investono su Milano. Manfredi Catella, di Coima. La chat la considero, già di per sé, un grave errore. Si lede con la notizia stessa della sua esistenza l'immagine di una Pubblica Amministrazione imparziale e terza. Per di più emergono anche i contenuti della chat. Oltre che le battute che i tre si scambiano. Pare grave che si discute di extra costi che derivano dalla costruzione del Villaggio Olimpico in Porta Romana.

Responsabilità amministrative Legge 231/2001 Diverse società sono state indicate nelle ordinanze citati come responsabili illecito amministrativo di cui all’articolo 5 n.1, 9 e 25 d.lgs. 231/2001. In pratica il Decreto legislativo ha introdotto la responsabilità oggettiva dell'ente per i reati commessi dai suoi organi o dipendenti. la società si può difendere ed essere assolta attraverso l'adozione di modelli organizzativi efficaci e praticati. Le società che nelle ordinanze di fine luglio e in quella precedente di febbraio sono state citate sono: J+S Spa; Lombardini 22 S.p.a.; ACPV Architects Srl; COIMA Sgr Spa; Egidio Holding Srl; Castello Sgr Spa; Kryalos Sgr Spa, Abitare IN spa e Assimpredil- ANCE Milano. Per esempio nel Codice etico di Coima previsto dalla 231 c’è un paragrafo dedicato ai Rapporti con la Pubblica Amministrazione per prevenire ipotesi corruttive o concussive o altri reati che persone apicali o meno della società potrebbero compiere. Viene scritto che i rapporti della Società con le Pubbliche Amministrazioni saranno tenuti solo dalle funzioni aziendali a ciò delegate. Nei rapporti con dipendenti e rappresentanti di enti pubblici, i membri dell'organizzazione aziendale devono tenere un comportamento ispirato a principi di trasparenza, onestà e correttezza.  Nel Modello organizzativo 231 redatto da Coima e pubblicato sul sito che indica nel dettaglio le procedure da mettere in essere per prevenire ed evitare reati si legge che, nei rapporti con soggetti pubblici per l’ottenimento di provvedimenti autorizzativi, concessori o abilitativi necessari per l’esercizio delle attività edili “agli incontri con i funzionari partecipano persone opportunamente delegate in numero non inferiore a due”. Si deve poi “... procedere alla tracciabilità e verificabilità ex post delle transazioni fatte con la Pubblica Amministrazione tramite adeguati supporti documentali/informatici (anche mediante protocollazione delle comunicazioni/documenti ricevuti e/o in subordine conservazione delle e-mail che evidenzino il coinvolgimento delle varie funzioni tecniche)”. Ora è emersa che l'assessore Giancarlo Tancredi, il costruttore CEO di COIMA Manfredi Catella e il Direttore Generale del Comune di Milano, Cristian Malangone abbiano avviato una chat chiamata Pirellino 39. Nella quale si sono discussi temi riguardanti l'operazione urbanistica di Coima in via Melchiorre Gioia e in genere le vicende legate al cosiddetto Salva Milano. La norma, il cui iter in parlamento è stato bloccato a seguito della prima indagine per corruzione che ha coinvolto Giovanni Oggioni, del febbraio scorso, che doveva dare corretta interpretazione, secondo i proponenti, delle norme nazionali, per distinguere una nuova costruzione da una ristrutturazione seguendo quanto già fatto dal Comune di Milano negli ultimi anni, contestato ora dalla Procura. Una chat a tre è un comportamento ispirato a principi di trasparenza, onestà e correttezza? Può essere tracciata come chiede la procedura, ex post? Può essere protocollata?  Valutate voi. Valuterà anche l’Organismo di Vigilanza che presiede a garanzia della società la correttezza dei dipendenti e delle funzioni apicali della società. Nel caso la società tramite l’attività dell’Odv non dimostrerà di avere agito efficacemente per evitare il reato di corruzione, laddove sarà definito tale dal Tribunale, potrà essere pesantemente multata o costretta a non trattare per un periodo con la PA. E comunque l’ODV dovrà agire per sanzionare al proprio interno, laddove ritenga giusto farlo, il dirigente che non si attiene ai modelli operativi (procedure) previste dalla 231/2001.