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4 febbraio 2009

A difesa dei Servizi educativi all'infanzia di Milano!

Siamo molto preoccupati. Il modello di Servizi all'infanzia che a Milano ha offerto ottimi risultati rischia di dover sopportare un ulteriore aggressione. E questa che ci si presenta davanti agli occhi rischia di essere decisiva!
Nella circolare di iscrizione alle Scuole d'infanzia del Comune di Milano gli orari del servizio vengono cambiati: 10 ore, dalle 8 alle 18. Insomma: se una famiglia vuole far entrare prima, o far uscire dopo, il proprio figlio o figlia, non dovrà più fare una richiesta specifica. Questo comporterà che alle 8 le educatrici e gli educatori, necessariamente, dovranno esserci, attendendo i bambini della propria sezione. Così come alle 18. Il primo turno che partirà alle 8 si concluderà alle 14. Le uscite possibili sono adesso scaglionate. Già alle 13 chi vorrà potrà venir a prendere il proprio bambino.
Questa nuova regolamentazione dei turni può far cessare, di fatto, le compresenze (limitate dalle 12 alle 14 durante la mensa) e produrre l’effetto di far nascere classi omogenee per orario, o meglio, per censo.
Si mette così in discussione un ottimo modello ampiamente sperimentato a Milano.
La nuova organizzazione del servizio riprende quella delle scuole materne statali. Considerata la grande propensione dell'assessore Moioli a voler esternalizzare più servizi possibile (Residenze sanitarie anziani, Case vacanza), i pregiudizi sono fortissimi.
Da qui a passare allo Stato il bagaglio di esperienze e qualità dei nostri servizi, quanto ci manca?

N. B. Nella Circolare di iscrizione alle Scuole d'infanzia del Comune di Milano sono presenti due dati fortemente positivi, che scompaiono di fronte ai rischi del nuovo modello orario: il cambiamento di rotta, dettato anche dalla sentenza del Tribunale civile, sui bambini di famiglie senza permesso di soggiorno e che d'ora in poi potranno essere iscritti nelle scuole d'infanzia; il riconoscimento di un punteggio adeguato alle famiglie monoparentali, penalizzate l'anno scorso.