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26 febbraio 2018

Trasporto pubblico e mobilità: dopo sprechi, scandali, timidezze e ritardi di 23 anni di centro destra, le prospettive di governo con Gori

Sviluppare un servizio di trasporti integrato più rispondente alle esigenze di mobilità; promuovere il miglioramento della qualità dei servizi; perseguire la sostenibilità economica del sistema; migliorare il governo del sistema del trasporto pubblico. Obiettivi condivisibilissimi. Bisogna capire come siano stati perseguiti e che risultati il governo della Regione Lombardia di Centrodestra da 23 anni al potere abbia raggiunto.
Ferrovie Nord è un esempio clamoroso. Le ultime rilevazioni da Business Insider sulle risorse perse per le soppressioni, le mancate manutenzioni e audit sulle esternalizzazioni e soprattutto la storia degli scandali che l'hanno contraddistinta (vedi anche la vicenda di Andrea Franzoso e come l'azienda ha reagito) sono emblematiche.
Ora siamo in una fase di svolta o la governiamo bene o perdiamo un altro... treno.
Sei bacini di utenza omogenei:
1. Bergamo 2. Brescia 3. Cremona-Mantova 4. Como- Lecco-Varese 5. Sondrio
6. Città metropolitana di Milano-Monza e Brianza-Lodi-Pavia. Per ogni bacino è stata istituita una Agenzia per il trasporto pubblico locale, quale strumento per l’esercizio associato delle funzioni degli Enti locali (Province e Comuni capoluogo).
Ogni Agenzia ha il compito di
  • programmare, organizzare, monitorare, controllare e promuovere i servizi di trasporto in maniera integrata all’interno del bacino di competenza 
  • razionalizzare e ottimizzare reti e orari di trasporto, evitando sovrapposizioni; integrare i servizi;
  • superare la frammentazione dei sistemi tariffari
Quest'ultimo tema è centrale. La parola d'ordine è: biglietto unico integrato in base alla percorrenza.
Oggi abbiamo più di 60 fasce tariffarie entro il Sitam (Sistema Integrato Tariffario Area Milanese).
Con l'aggiudicazione della gara di informatizzazione della bigliettazione si è fatto un passo avanti significativo.
I lotti definiti per gli affidamenti del Trasporto Pubblico Locale (TPL), non sono stati pensati nel modo migliore. L'unico lotto su Milano non ha senso. Milano doveva essere interessata da tutti i lotti che dovevano essere centripeti e non concentrici.
Dal programma di Giorgio Gori e della sua coalizione:
Spending review per le grandi infrastrutture viarie, con una operazione trasparenza sulla reale fattibilità dei progetti in essere, a partire da Pedemontana, Mantova-Cremona e Broni-Mortara.
Potenziamento dei collegamenti ferroviari regionali ed interregionali, a partire dal rafforzamento dello snodo di Milano, dei collegamenti con gli aeroporti e delle linee ferroviarie dell’area prealpina, orobica e lariana, raddoppiando le linee dove necessario, potenziando le stazioni di incrocio tra le linee e minimizzando le interruzioni di linea.
Investimenti in tecnologie per la bigliettazione elettronica ed integrazione tariffaria tra ferro e gomma.
Dal 2023 nelle aree urbane circolino solo mezzi alimentati ad elettrico o a metano., mentre per i collegamenti extra urbani vengano utilizzati mezzi a elettrico, metano o gasolio a basse emissioni. Entro il 2030, dovrà essere completato il passaggio all’elettrico.
Ricambio del parco auto circolante: incentivi che anticipino di un triennio i divieti di circolazione per le categorie più inquinanti e modulazione progressiva del bollo auto, con contributi per le famiglie meno abbienti.
Obiettivo: fare in modo che entro il 2025 almeno il 20% del parco macchine circolante sia composto da auto elettriche, ibride o a metano; introduzione di aree a zero emissioni in tutte le principali aree urbane entro il 2030, divieto di circolazione dei motori diesel e benzina a partire dal 2035. Piano aggressivo di investimenti in una rete di colonnine elettriche di ricarica e promozione della mobilità condivisa.