La voce girava a Rozzano: "Uno dei tre che gestiscono il ristorante in Cascina Grande è un Piarulli".
Ho avuto conferma sia fondata. Si tratta di Danilo, figlio di Michele Piarulli.
Michele, che ha finito di scontare la pena, è stato condannato a 24 anni e sei mesi di carcere per associazione mafiosa, perché al vertice, assieme al fratello Mario del clan Piarulli-Ferraro-Mastrangelo una delle articolazioni della Mafia Foggiana (La Quarta Mafia), ospite fissa nelle relazioni semestrali della Direzione Investigativa Antimafia.
In quella pubblicata a fine maggio 2025 e relativa al 2024 il clan Piarulli viene descritto come ancora esistente, tra le consorterie mafiose riconducibili alle mafie foggiane, quello che dispone di una capacità finanziaria tale da riuscire a diversificare le operazioni di riciclaggio in molteplici attività economiche (gestione di sale ricevimento, alberghi, distributori di carburante, supermercati, autoparchi, aziende del settore agroalimentare).
Tre i soci della FERDIS srl, la società a cui il Presidente di AMA Giuseppe Coniglio aveva affidato la concessione per la ristorazione nella ex Cascina Zanoletti. Assieme ad Andrea Ferri, storico gestore, che possiede il 34%, nel febbraio 2022, entrano in società Claudio Malpasso e anche Danilo Piarulli. Entrambi con il 33%.
Cascina Grande è luogo simbolo per i rozzanesi. Luogo di storia e di cultura. Sede di una biblioteca e di uno spazio espositivo, un tempo riferimento per moltissimi amanti dell'arte che lì si recavano da tutta la Lombardia. Ma soprattutto Cascina Grande è un luogo pubblico. Di proprietà pubblica!
Nel contratto, sottoscritto con la Ferdis, ad agosto 2022, senza gara pubblica, viene dichiarato che veniva annullato il contenzioso in essere.
Possiamo fermarci e riflettere. Ma soprattutto parlarne pubblicamente?
Qui non si parla di un’attività privata. Ma di un’attività privata in un luogo pubblico. Che ha un valore storico e culturale.
Possiamo chiederci come mai, ancora nel 2025, si parla del clan Piarulli?
Possiamo organizzare in cascina Grande un’iniziativa proprio sulla Mafia Foggiana e la presenza a Rozzano dei vertici del clan di Cerignola? Possiamo, per esempio, organizzare la presentazione del libro di Antonio Laronga Procuratore aggiunto a Foggia, L’ascesa della Quarta Mafia pubblicato a ottobre 2024.
Possiamo fare un’iniziativa in ricordo di Michele Cianci, vittima innocente di mafia ucciso a Cerignola il 2 dicembre 1991?
Attenzione perché le colpe dei padri non devono ricadere sui figli. E neanche i soldi sporchi. Ci mancherebbe. Ma il silenzio in questi casi non è accettabile.
E se una persona con una storia così alle spalle, non fa il medico o il magazziniere, ma decide di partecipare come socio nella gestione della ristorazione, in un luogo di proprietà pubblica così importante, allora deve avere la forza di affrontare a viso aperto il passato della sua famiglia. Potrebbe essere anche molto utile.
Quinta puntata. Linkate poi le altre.