-->

23 gennaio 2009

Via ai lavori in Calchi Taeggi. La conferenza di servizi dà l'ok al piano di bonifica

Hanno dato il via libera.
Parte la bonifica del sito della Cava ex Geregnano.
Si prevede sotto la residenza una rimozione della terra fino a 1 metro di profondità, quindi la rimozione di ulteriori rifiuti e il carotaggio per valutare l'inquinamento delle aree sottostanti.
La bonifica deve avvenire fino ad un raggio di 30 metri dalle case. E' inoltre prevista una rete perimetrale di monitoraggio e captazione dei fas interstiziali. Il lavoro prosegue a lotti valutando le analisi e prevedendo ulteriori prescrizioni se non dessero risultati soddisfacenti.
Si è chiesto un'ulteriore valutazione delle analisi di rischio per due inquinanti (Cloruro di Vinile e Toluene), verrà aperto un sito internet per informare la cittadinanza e un osservatorio che monitorerà, nel corso del tempo, i lavori di bonifica.
Ho chiesto come mai si fosse dato il via alla bonifica senza ancora aver concluso l'analisi di tutti gli hot spots. E' stato detto che i risultati fin qui avuti erano coerenti tra loro e si poteva proseguire, senza aspettarsi novità dalle ultime analisi. Risposta non del tutto convincente, visto che, proprio grazie alla rimozione degli hot spots, si è reso necessario esigere che, Cloruro di vinile e Toluene, fossero inseriti tra gli inquinanti nell'analisi di rischio, indicando i livelli minimi di presenza tollerabili.
Ho richiesto che le aree di proprietà comunale sulle quali sorgeranno asilo e scuola materna, fossero subito analizzate per vedere gli inquinanti presenti, nonostante siano fuori dall'area di cava. Non c'è stata risposta. Si è rinviata la scelta. Non vorrei che, rilevati inquinanti su quell'area, si verifichino intoppi nel costruire i due servizi essenziali per i futuri residenti, visto che oramai case e uffici saranno terminati.
La bonifica è ancora lunga. Tranquillizza il metodo scelto: si avanzerà per lotti, con indagini, successive analisi e singoli nulla osta.
Il rischio è che i tempi di dilatino. Le cooperative devono agire, premendo che i lavori vengano iniziati al più presto. La proprietà potrebbe prendere come giustificazione l'aumento degli oneri di bonifica per tirare in lungo e garantirsi la possibilità di vendere in un momento migliore del mercato.
L'osservatorio che verrà creato sarà molto utile e a maggior ragione se in quell'organismo potranno esserci anche cittadini interessati al quanto e come procedono i lavori di bonifica.