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19 gennaio 2025

Hydra: arriva l'ok della Cassazione, primi tre arresti eseguiti

Arriva l'ok della Cassazione.
Primi tre arresti per l’inchiesta Hydra (Nucleo investigativo dei carabinieri e Pm della Dda Alessandra Cerreti). Al centro l'alleanza tra camorra, 'ndrangheta e cosa nostra in Lombardia. Il cosiddetto Sistema. 
Una querelle durata più di un anno, con 11 arresti (nessuno per 416 bis) ad ottobre 2023 su 154 richiesti da parte della Pm. Quindi il ricorso della Dda su 79 posizioni, 41 quelle accolte dal riesame.
Infine la Cassazione ieri l'altro: Gioacchino Amico, preso a Terrasini e ora in cella a Palermo, Pietro Mannino, portato nel carcere di Busto Arsizio, Vincenzo Senese già detenuto a Lecce.
Aldilà del percorso della Giustizia che possiamo definire logico, ma paradossale, e su cui non mi soffermo, la novità clamorosa non riguarda l'alleanza tra le tre organizzazioni, ma la presenza di Cosa Nostra e Camorra.
Dieci anni fa la Boccassini aveva dichiarato alla Summer School della Statale che solo per la 'ndrangheta si poteva applicare a Milano e in Lombardia il 416 bis.
Non è più così. Almeno per ora. Cosa Nostra è dai tempi dell'omicidio in via Palmanova di Alfio Trovato che non viene indagata qui, dalle nostre parti, per associazione mafiosa. Alcuni, per esempio Giuseppe Nastasi e Liborio Pace, arrestati per altri reati (reati tributari) avevano l'aggravante di avere favorito Cosa Nostra e alcune sue famiglie (famiglia mafiosa di Pietraperzia, Enna
Mentre per la Camorra non ricordo arresti legati a questa organizzazione per 416 bis a Milano o in Lombardia.  Né Massimiliano Batti, né Vincenzo Guida. 
Il 24 gennaio prossimo la Cassazione esaminerà la posizione di Paolo Errante Parrino. Radicato da anni ad Abbiategrasso, dove è stato costretto al soggiorno obbligato dopo una condanna per mafia negli anni novanta. Gli investigatori di Hydra lo descrivono come appartenente a Cosa Nostra legato alla famiglia di Matteo Messina Denaro, mandamento di Castelvetrano.